La viticoltura rappresenta una attività oggi molto importante per l’economia locale.
È una delle produzioni agricole più antiche, tanto che alcuni vini locali erano già
conosciuti ed apprezzati dai Piceni e dai Romani. Oggi aziende piccole o di medie
dimensioni producono vini secondo le antiche tradizioni e valorizzano vitigni locali
che trovano nelle colline maceratesi un terreno estremamente felice.
Il segreto dei
sapori e dei profumi dei vini locali sono proprio le colline che, con la loro posizione,
enfatizzano il calore e la luminosità del sole.
Questa denominazione è riservata
al vino rosso spumante naturale,
nelle tipologie da secco a
dolce, prodotto in tutto il comune
di Serrapetrona e anche in parte
di quello di Belforte del Chienti e
di San Severino Marche.
Viene
realizzata con un metodo particolare:
il vino della vendemmia
viene unito al mosto ricavato
dall’uva appassita sino a gennaio.
È molto apprezzato per il suo
colore che va da granato al rubino
e per i suoi profumi di frutta
matura; il tipo secco e piacevolmente
amarognolo. Questo vino
spumante si consuma giovane
ed è ideale a fine pasto, con il
dessert e la pasticceria secca.
Può essere abbinato anche a
formaggi e salumi.
Rosso Piceno
È il vino più diffuso nelle Marche;
viene prodotto nella fascia
collinare e costiera che va da
Senigallia ad Ascoli Piceno e
pare che fosse già conosciuto
all’epoca dei Piceni.
È un vino
a tutto pasto: si abbina infatti
bene con salumi, minestre calde
o tiepide, paste ai sughi di
carne, legumi, alla carne bollita
o alla brace e alla cacciagione.
Va bevuto giovane, ma un
il suo aspetto rosso rubino e il
suo profumo gradevole migliorano
con l’invecchiamento.
Verdicchio di Matelica
Nasce in un ristretto spazio
nell’entroterra tra la Provincia
di Macerata e quella di Ancona,
nei comuni di Matelica, Esanatoglia,
Castelraimondo, Camerino
e Pioraco, Cerreto d’Esi e
Fabriano.
È leggermente diverso
da quello della Vallesina, in
quanto la maggiore altitudine e
il diverso tipo di terreno conferisce
un colore più intenso e un
profumo particolare.
Si abbina
perfettamente con il pesce del
mare Adriatico e anche con
qualche salume tipico tra cui
soprattutto il ciauscolo.
Colli Maceratesi
Il suo territorio d’elezione è la
collina Maceratese e quella di
Loreto, con un’altitudine che
deve essere al di sotto dei 450
metri.
Il suo è un gusto asciutto
ed armonico, con un buon
profumo di frutta non ancora
matura.
Il Bianco deve essere
bevuto giovane, a circa 10° C
durante tutto l’anno. È particolarmente
adatto con i molluschi
e con pesce arrosto, ma anche
con carni bianche cucinate in
maniera leggera.
San Ginesio
Si produce nel territorio di San
Ginesio e coinvolge anche
molti comuni tra Caldarola e
Loro Piceno.
Esiste nella versione
rosso e come spumante
secco o dolce.
Questo vino, se bevuto giovane,
si addice molto ai primi
piatti, mentre la versione più
matura si abbina meglio ai
piatti di carne.
I terreni di San Severino
Prodotto nel comune di San
Severino Marche, questo rosso
si accompagna perfettamente
ai primi conditi con sughi corposi
di carne.
È ottimo anche
con carni preparerate con erbe
o spezie e anche a formaggi di
media stagionatura.
Anche la versione passito si
può abbinare ai formaggi, oltre
che con dolci di vario genere e
anche al cioccolato.